Perché scegliere una camera HD-DSLR 4K, 6 buoni motivi. Pensare come un professionista del settore video

Perché scegliere una camera HD-DSLR 4K

6 buoni motivi. Pensare come un professionista del settore video per una camera HD-DSLR 4K

Una nuova camera HD-DSLR 4K! Un altro articolo che reputo strategico: dopo la sfilza di post in cui discutevamo di tutti i modelli di HD-DSLR presenti sul mercato (infiniti!) parliamo di 4K video.

Nello specifico dei motivi per scegliere una camera HD-DSLR 4K in questo momento storico.

Partiamo? Naturalmente consiglio a tutti di leggere la sezione di questo sito dedicata all’ethic statement, giusto per togliere dal piatto sospetti di promozioni sottobanco e accodini pelosetti con la Canon o Panasonic di turno.

1 – Risoluzione e avanguardia

Quando si parla di riprese in 4K, di solito ci si sofferma a parlare di pixel e dimensioni. Un segnale in 4K solitamente corrisponde ad un numero di pixel pari a: 3840×2160 pixel oppure 4096×2730 pixel.

Tutto corretto, ovvio: la risoluzione a 4K permette di ottenere immagini non solo di qualità ma pure gigantesche.

Detto questo, credo che limitarsi al numero di pixel sia perlomento superficiale.

Il passaggio al 4K porta con sè una valanga di strategie rivoluzionarie, tra cui nuovi codec di compressione, sistemi di visualizzazione, apparecchi per lo storaggio e il trasporto dei dati…

Agevolare e supportare questo switch significa partecipare ad innovazioni che coinvolgeranno il mondo della ripresa video a 360 gradi.

Camera HD-DSLR 4K - Appunti regista digitale2 – Durabilità del materiale girato

Effettuare un upgrade verso una macchina da presa HD-DSLR 4K consente di produrre immagini spendibili a lungo, vale a dire adatte a durare nel tempo.

Sappiamo di essere ai limiti della tecnologia in HD per il mercato professionale.

E anche se gli utenti finali probabilmente usufruiranno di immagini in “semplice” alta definizione ancora per parecchio tempo, è probabile che le case di produzione comincino a richiedere il 4K già entro breve.

Passare al 4K significa rimanere sintonizzati sulle richieste del mercato e proporre servizi di qualità che valgono il prezzo dell’ingaggio.

3 – Addio ad artefatti e aberrazioni

L’arrivo del 4K porterà senz’altro alla creazione di nuovi sistemi di razionalizzazione dell’immagine video, compresi i sistemi di downscaling e adattamento che sono alla base della maggior parte degli artefatti visivi riscontrabili nelle normali HD-DSLR.

Passare ad una macchina 4K significa ridurre il processo di adattamento (tramite l’utilizzo di sensori 1:1 vale a dire con un rapporto paritario tra i pixel del sensore e quelli dell’immagine prodotta) quindi ottenere immagini maggiormente pulite, definite, precise, senza moirè e artefatti.

4 – Slow motion in alta definizione

Una camera HD-DSLR 4K permette, nella maggior parte dei casi, di accedere a riprese in alta definizione ad alto numero di frame.

Avere uno slow motion di qualità (da 60 a 240 fps) in alta definizione è comunque un plus piuttosto richiesto, che permetterà di avere immagini interessanti senza dover ricorrere al vecchio 720p, ormai oggettivamente sorpassato.

5 – Maggiore elasticità nelle produzioni in full HD

Lavorare in 4K permette di ottenere un così grande numero di pixel da realizzare produzioni in alta definizione molto flessibili.

Sarà possibile croppare le immagini, creare movimentazioni in post-produzione, lavorare ad un grado di dettaglio fino ad ora impensabile.

Un aspetto per alcuni marginale ma che può tornare utile per non fare degradare l’immagine nel caso di errori in fase di shooting.

Camera HD-DSLR 4K - Appunti regista digitale6 – VFX di alta qualità e color correction accurata

Usare una camera HD-DSLR 4K, come detto sopra, per una serie di motivi permette di accedere a tecnologie d’avanguardia in materia di compressione, gestione del frame, chroma subsampling.

Capirete al volo come questo permetta di avere un maggiore controllo ed in genere una maggiore qualità nelle produzioni che contemplano l’uso di green/blue screen, effetti speciali e compositing.

Anche una semplice color correction potrà beneficiare di maggiori informazioni ed una possibilità di lavoro più ampia.

Quando farò il passaggio ad una camera HD-DSLR 4K?

Semplice: quando troverò la macchina giusta. Al momento, la Canon 1DC è molto buona ma troppo onerosa e sbilanciata nel rapporto qualità/prezzo. Stesso discorso per la Canon Eos C500, davvero inarrivabile per la maggior parte degli utenti.

Le Black Magic Camera sono interessantissime ma con ancora molti difetti. La nuova Panasonic G4 è ancora introvabile.

In attesa, insomma. Saluti a tutti!

Ogni marchio ed ogni immagine vanno intesi a scopo di esempio didattico e appartengono ai legittimi proprietari.

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8 commenti
  1. Yulan
    Yulan dice:

    Ciao Thomas! complimenti, un articolo molto molto interessante di questi tempi!
    Ed è proprio per questo che chiedo a te un consiglio sull’acquisto di una camera che giri filmati a 4k.
    La nuova GH4 Panasonic sembra fatta a posta per me! l’ho trovata parecchio più interessante di molte altre reflex che sono sul mercato in questo momento, mi pare che a rapporto di prestazioni/costo non abbia rivali ma io mi sono lanciato da poco nel mondo del video per cui non sono sicuro di essermi fatto l’idea giusta e sarebbe bello avere un tuo parere su questa cosa!

    p.s. anche io sto aspettando da un po’ che Blackmagic lanci finalmente una camera “completa” ma ci mettono troppo!

    Rispondi
    • Thomas Graziani
      Thomas Graziani dice:

      Grazie e benvenuto, caro Yulan.

      Della GH4 penso ottimamente, che altro potrei pensare: mi manca ancora un tassello per eleggerla tra le mie favorite: un adattatore attivo per ottiche Canon.
      Ho avuto modo di testarla molto brevemente – in Italia i negozi non ti prestano la merce… devi per forza comprarla 🙁 – e mi sembra davvero interessante. Ho ancora delle perplessità, che scioglierò appena ci sarà modo di fare una review.

      Intanto grazie per il commento: spero presto riusciremo a dedicare un vero e proprio articolo a questa macchina!

      Rispondi
  2. Yulan
    Yulan dice:

    Grazie infinite, attendo con ansia aggiornamenti e un articolo pieno di “chicche”! dato che non ho avuto ancora modo di vederla neanche da vicino! ancora complimenti e a presto!

    Rispondi
  3. Riccardo Radivo
    Riccardo Radivo dice:

    Personalmente ho molti dubbi nell’investire adesso nel 4k soprattutto per la sproporzione che sempre abbiamo sul mercato quando “esce” qualcosa di nuovo ed innovativo. Dice bene Thomas sui prezzi della Canon EOS 1DC o la C500 ma anche le camere RedOne o la BlackMagic Ursa che non sono di certo noccioline come investimento (tenendo conto che io lavoro con minimo tre camere alla volta) A mio avviso poi nell’investimento una volta acquistata una o più camere 4k tutta la catena deve essere proporzionata, questo vuole dire che lavorare in post produzione flussi a 4k devi avere come minimo un Mac Pro di ultima generazione con Ram, schede video, monitor 4K la cui configurazione finale (la potete fare anche voi dal sito AppleStore) si aggira con due monitor intorno ai 15mila euro.

    Un altro deterrente è l’effettiva fruizione di filmati con questa definizione, apprezzabile solo se l’utente finale possiede un televisore o schermo 4K. Altro dubbio per chi lavora in rete condividendo filmati è la difficoltà qui in Italia di avere una rete funzionante e veloce sia in upload che in download che creerebbe non pochi problemi nonostante l’ottimo codec H.265 che alleggerisce di molto. Sono del parere che anche la mancanza di supporti adatti a contenere un film 4k (come i DVD o i BluRay) renda lo sviluppo globale di queste super definizioni più lento del previsto. Strana l’evoluzione tecnologica se ci pensate un attimo, mentre nel video c’è una corsa ad arrivare per primi alla definizione organica dei nostri occhi (circa 12k tralasciando il concetto di 3D) nell’audio c’è la corsa inversa nella ricerca spasmodica di occupare meno spazio possibile, a detrimento della qualità sonora… vogliamo il 4k con bramosia e poi ascoltiamo mp3, per me che sono un musicista è dura da digerire!

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    • Thomas Graziani
      Thomas Graziani dice:

      Quando mi trovo d’accordo troppo spesso con le persone finisco per preoccuparmi. Per cui cominciamo a prendere le distanze, caro Riccardo. 😉

      Fuor di scherzo, è ovvio che quanto scrivi è condivisibile al 100%. Non trovo che la tecnologia 4K – almeno fino a quando si sarà davvero stabilizzata (leggi utilizzo di ottiche attive su macchine MFT, risoluzione e fine artefatti, flusso video gestibile, sync ecc.) – sarà dura trovare buone macchine su cui investire.

      Rimango del parere che questa corsa alla gigantoimmagine (comprensibile e già vista, come quando nei computer si faceva la corsa al numero di core) avrà presto un termine. Se un flusso full-HD stabile è ormai patrimonio comune da almeno 6-7 anni, sono abbastanza sicuro che il 4K rimarrà lo standard almeno fino al 2018/2020.

      Il resto è meraviglia tecnologica e solo il futuro potrà sorprenderci. Intanto leggiamo con interesse questa provocazione del nostro buon Riccardo: è vero che ad un aumento del frame video corrisponde una diminuzione della qualità audio. Io sono un po’ dubbioso: e credo che vada fatta una netta distinzione tra musica portable e musica production. Nel primo caso – cosa che riguarda anche il video – la qualità è sempre compromessa. Nel secondo gli standard sono sempre molto alti. Anche perché, una volta raggiunta la soglia dell’uncompressed 96/192 kHz a 24 bit (qualità difficile da riprodurre su periferiche generiche), è difficile immaginare oltre senza andare nel rarefatto mondo dello spugnettamento per utenti di forum. 😉

      Grazie davvero, caro Riccardo. A risentirci. E voi, commentatori folli: che ne pensate?

      Rispondi

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