Workflow 2 – La conversione indiretta. Convertire i file video per la post-produzione

Workflow 2 – La conversione indiretta

Convertire i file video per la post-produzione tramite la conversione indiretta

Ecco la terza parte di questo tutorial che mi sembra stia riscuotendo grandissimo successo. Almeno a giudicare dal numero di visite rilevate dal Google. Parliamo oggi di conversione indiretta. A questo link potete trovare la prima parte, a quest’altro invece la seconda. Grazie a tutti: intanto continuiamo.

WORKFLOW 2 – Conversione indiretta

Rispondo ad una vostra domanda che mi è arrivata via mail. Perché proponi due workflow?

In fondo, dite voi, la procedura descritta nella scorsa lezione non presenta problemi di sorta o falle operative.

I video footage sono convertiti in formati di ottima qualità, vengono direttamente riconosciuti ed immagazzinati nel sistema, sono facilmente fruibili e rintracciabili. Perché dunque, cercare una strada diversa?

Dare una risposta sintetica a domande di questo tipo non è facile: ma se vogliamo a tutti i costi provarci possiamo dire che la questione sta tutta nella premessa che qui abbiamo fatto. Premessa, lo ricordo, non di poco conto.

Con la diffusione delle camere tapeless, TUTTO il processo di lavoro è diventato digitale. Per cui in ogni step della produzione occorre accertarsi di aver compiuto i giusti passi per non trovarsi all’interno di un collo di bottiglia da cui non si può scappare.

Nei lunghi articoli sul backup abbiamo sciolto tutti i nodi relativi allo storaggio; per quanto riguarda l’importazione, invece, occorre aggiungere un altro tassello.

Conversione indiretta post-produzione video - Importare i file video H.264 - 3 di 4Questo tassello è relativo alla conservazione dei footage originali.

File per la conversione indiretta

Quando si è terminato di girare, i footage esistono soltanto all’interno della card di lavoro. Non ci sono cassette, pellicole, bobine, sistemi di conservazione che permettano di ritrovare quei dati una volta manipolati o perduti.

Nella (spero) piccola distanza che separa il set dagli hard disk di archiviazione, i footage sono esposti a qualsiasi incognita; per questo occorre duplicarne subito il contenuto, così da avere almeno due copie dello stesso girato.

Ma – domando io – se converto direttamente i files dalla card al computer, come recupero i files originali?

La questione, apparentemente stupida, passa quasi inosservata. Si pensa sempre che – convertendo i files video nei fantastici codec Apple – ogni problema sia risolto.

Invece rimangono scoperti almeno due passaggi all’interno del workflow. Per questo io sono solito procedere attraverso una conversione “indiretta”. I due punti scoperti che ho accennato poco sopra sono:

  1. La possibilità di mantenere e conservare i footage originali
  2. La possibilità di trasformare i files originali, adattandoli a formati diversi o più performanti degli attuali, già presenti sul mercato oppure che saranno progettati in futuro

Convertire o non convertire?

Riguardo al primo punto, c’è poco da dire. Quando si converte direttamente i footage dalla card, si smarriscono per sempre le riprese nei formati originali.

Conversione indiretta post-produzione video - Importare i file video H.264 - 3 di 4Questo può apparire un problema marginale se visto nell’ottica del piccolo o medio produttore video (filmmaker amatoriali o locali, matrimonialisti ecc.) ma è del tutto inopportuno quando si ha a che fare con case di produzione di spessore nazionale o internazionale.

Le case di produzione sono tassative: i footage vanno consegnati nei formati nativi. Ci penseranno loro, e le loro editing crew a fare le conversioni necessarie in fase di post- produzione.

I motivi di questa scelta sono diversi e tutti giustificabili. Infatti, se attualmente lo standard Prores può essere considerato il migliore (o uno dei migliori) per quanto riguarda l’editing video, siamo sicuri che sia anche il migliore quando si parla di compositing 2D/3D?

Oppure quando si parla di correzione colore o video-fx? E se poi i montatori delle case di produzione decidessero di usare piattaforme non-Apple?

Ci sono infinite ragioni per non sbarazzarsi dei footage originali, e questo è già un motivo più che sufficiente per non cestinare le riprese nei formati nativi.

Tuttavia, anche se fossimo noi quelli incaricati per il montaggio, dunque non avessimo tra i piedi case di produzione esigenti e magari ossessionate dall’efficienza, c’è almeno un altro argomento per non usare la conversione diretta. Questo motivo è l’aggiornamento futuro dei formati.

Prores per la conversione indiretta

Lo standard Prores è senza dubbio un ottimo formato. Tecnicamente è un tipo di codec lossy-single frame-intermediate, vale a dire un codec di lavoro a frame singolo, strutturato per la lavorazione, l’editing, la correzione ma non per la distribuzione finale.

Conversione indiretta post-produzione video - Importare i file video H.264 - 3 di 4Quando occorre distribuire un file video, infatti, esistono sistemi di codificazione più efficienti e più diffusi (il più conosciuto è il rinomato H.264) che permettono una resa ottimale con alti rapporti peso/qualità.

Il più delle volte, il codec Prores è più efficiente del codec di lavoro della macchina da presa, sia in termini di profondità del bit (bit depth) sia in termini di velocità (mbit/sec). In passato, esistevano solo Prores 4:2:2, che richiedevano un sotto-campionamento obbligato dei footage più pesanti. Nella conversione, insomma, si potevano perdere informazioni di luce e colore ed ottenere quindi un parziale decadimento del segnale.

Tuttavia, con la versione più recente di Final Cut Pro è stato inserito anche un codec Prores 4:4:4, dotato anche di canale alpha, virtualmente analogo a quello non compresso, qualsiasi sia la fonte di ripresa.

Spazio colore per la conversione indiretta

Convertire in Prores, quindi, nella maggior parte dei casi significa modificare la struttura del video sorgente, talvolta facendo oversampling, talvolta mantenendo inalterata la natura dell’immagine. Tuttavia, chi può prevedere quali sbocchi avrà – di qui a poco – la tecnologia?

Chi può prevedere con certezza quali avveniristiche soluzioni verranno implementate nei prossimi mesi o anni?

Convertire il file sorgente, senza mantenere traccia di quest’ultimo, è dunque un errore, anche nella prospettiva di un futuro riutilizzo dei footage.

Conversione indiretta post-produzione video - Importare i file video H.264 - 3 di 4Immaginate di girare immagini video in una location molto particolare (una chiesa prima del restauro, un paese devastato da una calamità ecc.) oppure di riprendere interviste con persone che incontrate per pura coincidenza.

Quelle clip non saranno replicabili o ricreabili: avranno quindi valore inestimabile.

Sareste pronti a barattarne la qualità e l’importanza per pochi giga di spazio? Io no di certo. Anche per questo motivo, caldamente consiglio sempre una conversione indiretta.

Duplicare senza eliminare

Cosa significa? Molto semplice: effettuare una conversione solo dopo aver salvato e duplicato i file nativi, quindi NON utilizzando la scheda come sorgente. Ma quale è la procedura per la conversione indiretta? Eccola:

  • Una volta inserita la card nel computer, aspettiamo che venga riconosciuta, poi accediamo alla sua directory ed individuiamo dove sono immagazzinati i file di ripresa. Scegliamo la cartella corrispondente e facciamone immediata copia nella cartella progetto del sistema raid. Questa copia sarà riposta in una cartella chiamata “master”, sarà il posto dove immagazzineremo i footage originali e non dovrà più essere toccata. Può essere una buona idea quella di bloccarne la modifica dei contenuti spuntando l’omonima opzione nel pannello “ottieni informazioni”
  • Sempre nella main directory del progetto, creiamo una nuova cartella, chiamandola “Prores footage” o una dicitura simile. Selezioniamo dalla cartella “master” tutte le clip video importate e – cliccando il tasto destro – spediamole in Apple Compressor (leggi lo step 3) oppure usiamo un altro convertitore di grande qualità: Mpeg Streamclip (leggi lo step 4)

Compressor o software simili

  • Se abbiamo aperto Compressor, dobbiamo selezionare tutti i footage importati e trascinarvi sopra il preset adatto per la conversione in Prores. Solitamente io uso quello rintracciabile nel percorso Other workflows / Advanced format convertion / Apple codecs / Apple prores 422 for progressive material (HQ). A questo punto impostiamo la cartella di destinazione (che abbiamo chiamato “Prores footage”) e lanciamo la conversione
  • Se usiamo Mpeg Streamclip occorre aprire il file video, selezionare archivio / export quicktime e impostare i settaggi come da figura qui a fianco. Naturalmente è anche possibile impostare una procedura di batch exporting, leggermente più complessa. In questo caso occorre selezionare lista / lista batch, selezionare i files da inserire in lista, procedere all’impostazione della conversione (stessi parametri della figura) e poi lanciare la procedura batch. Mpeg Streamclip è ottimo anche per la velocità di esecuzione, anche se molti puristi dell’immagine preferiscono Compressor perché – dicono – fornisce risultati più fedeli all’originale. Io non ho una posizione chiara in merito, e mi riservo di fare qualche test ulteriore: al momento sono convinto che Mpeg Streamclip (che tra l’altro è scaricabile gratuitamente) rappresenti un’impareggiabile strumento di lavoro
  • Una volta convertire le immagini posso aprire Final Cut Pro, impostare il progetto, importare le clip e dare il via all’editing

Chiarimenti

Tutto chiaro? Se ci fossero dubbi, non esitate a scrivermi o commentare qui sotto. Noi ci vediamo a breve per l’ultima lezione di questo ciclo!

Download file

Canon EOS plugin per Final Cut Pro

Ogni marchio ed ogni immagine vanno intesi a scopo di esempio didattico e appartengono ai legittimi proprietari.

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22 commenti
  1. Guest Comment
    Guest Comment dice:

    Ciao Thomas, ho letto con interesse molti tuoi articoli e vorrei ringraziarti per il lavoro pubblicato. Mi piacerebbe qualcosa relativo ai settaggi delle HD-Dslr, su come sfruttarle al meglio e sui metodi per ottenere buone riprese con i vari supporti.

    Ma vengo alla domanda relativa a questo articolo: anche con Final Cut X serve trasformare i files in Prores? Finora non l’ho fatto ma monto filmati brevi di circa 15 minuti. Non ho avvertito problemi di sorta ma vorrei capire se sbaglio.

    Grazie mille, Federico

    Rispondi
    • Thomas Graziani
      Thomas Graziani dice:

      Ciao Federico,

      il consiglio è quello di fare sempre una conversione, perchè un file dedicato sopporta meglio la procedura di editing, di rendering, di correzione colore ecc.
      In bocca al lupo, a presto!

      Rispondi
  2. Guest Comment
    Guest Comment dice:

    Ciao Thomas,
    ti contatto perchè dopo aver letto attentamente queste lezioni di importazione e conversione dei video, non ho ancora capito se l’operazione deve essere fatta indistintamente dal software editing che si va ad utilizzare, che sia Final Cut, premiere o qualsiasi altro?

    Ringraziandoti anticipatamente , colgo l’occasione per farti anche i complimenti per gli articoli molto interessanti che scrivi!
    Alessandro

    Rispondi
    • Thomas Graziani
      Thomas Graziani dice:

      Ciao Alessandro,

      grazie del commento. Per quanto mi riguarda, le conversioni sono un procedimento necessario per chi usa le Reflex HD-DSLR. I motivi sono molti (li leggi tutti negli articoli qui sopra) e questo procedimento riguarda sia i fruitori di software Apple (ad esempio FCP, dove i files nativi .mov delle Reflex sono mal digeriti) sia Adobe (nei quali invece si può montare anche con le compressioni H264 native, anche se io non lo faccio).

      Fammi sapere come vanno i tuoi lavori. A presto!
      tg

      Rispondi
  3. Guest Comment
    Guest Comment dice:

    Ciao Thomas,

    sono di nuovo io, Alessandro. Ho scaricato MPEG Streamclip e (non avendolo sul mio Imac) la prova di Final Cut Pro. Il problema è che non trovo le impostazioni su Mpeg Streamclip di Apple Prores…

    Altra domanda: devo andare a convertire tutti i file video? Sia mp4, mov, ecc, oppure ce n’è solo uno da convertire e utilizzare? Saranno domande stupide, ma per un neofita come me sono dubbi cruciali per non incappare in ore di lavoro buttate per un risultato scadente..

    Ti ringrazio ancora! A presto!
    Alessandro

    Rispondi
  4. Guest Comment
    Guest Comment dice:

    Ciao Thomas, grazie mille per le dritte.
    Io utilizzo Adobe Premiere Pro, quale codec devo installare per convertire i file della mia 5D MKII?
    Grazie mille.

    Enrico

    Rispondi
    • Thomas Graziani
      Thomas Graziani dice:

      Ciao Enrico,

      Premiere digerisce bene tutti i formati, quindi nessun problema in linea di massima. Ma se devi fare correzioni colore impegnative o altro del genere, ti consiglio un codec dedicato come Cineform o Prores. A presto!

      Rispondi
  5. vincent
    vincent dice:

    Ciao thomas, ho convertito alcuni file in proress fatti con la 5dmark ii con MPEG StreamClip ma sono leggermente più veloci come mai?

    Rispondi
    • Thomas Graziani
      Thomas Graziani dice:

      Ciao Vincent,

      Mai sperimentato nulla di simile. Secondo me hai sbagliato qualcosa nel processo di conversione, qualche impostazione, oppure hai impostato diversi frame rate tra ripresa e conversione. Hai girato in 24p?

      Fammi sapere!

      Rispondi
      • Vincent
        Vincent dice:

        Ciao thomas grazie per la risposta, si ho girato a 24p , forse sarà una mia impressione perchè non l’ho notato in tutti i video.

        Rispondi
          • vincent
            vincent dice:

            no, ho sempre lasciato 24fps come il file originale…. cmq non l’ho notato in tutti i clip girati, solo qualcuno adesso non so se è un problema mio ottico, o sono velocizzati 🙂

          • Thomas Graziani
            Thomas Graziani dice:

            Non so, caro Vincent. Mi servirebbe vedere il progetto e la timeline. E vedere le caratteristiche delle clip girate… Se il workflow è tutto 24fps non dovrebbero esserci accelerazioni.

  6. Flavio
    Flavio dice:

    Ciao Thomas. Ho bisogno di un consiglio. Sono alle prime armi e devo esportare un progetto da Premiere Pro cs6. Quale formato mi consigli di utilizzare e con quale livello di Bitrate, per creare un DVD con un rapporto qualità dimensioni file ottimale? I file sorgente arrivano da una Canon 700d che filma in HD1080 con 25 fps. Ci sono metodi per ridurre un file esportato da premiere di 10 gb senza perdere troppo qualità? Grazie

    Rispondi
    • Thomas Graziani
      Thomas Graziani dice:

      Ciao Flavio,

      dipende dalla lunghezza del filmato. Certo è che ovviamente 10 giga sono un peso spaventoso per un’esportazione media. I dubbi che hai sono molto comuni, non ti preoccupare. La prima cosa da fare è cambiare codec. Comprimi in H.264, che è un ottimo codec peso/qualità, soprattutto se devi andare su web. Il bitrate impostalo su 8.000/10.000 kbit/s per 1080p. Se devi invece fare un master DVD puoi accontentarti anche di 6-8.000 kbit/s (il limite è 9.800).

      A presto e fammi sapere!

      Rispondi
      • Flavio
        Flavio dice:

        Scusa ancora. Una volta che ho il mio bel file h264 mpg4 come faccio per masterizzarlo al meglio su dvd? conosci programmi free che svolgono tale funzione?

        Rispondi
        • Thomas Graziani
          Thomas Graziani dice:

          Ciao Flavio,

          il file esportato va convertito in un formato adatto ai DVD, figlio della famiglia Mpeg. Lço possono fare i programmi di conversione.
          Non conosco software che masterizzino DVD gratuitamente: da millenni uso software Apple e non mi sono mai posto il problema, sorry. Magari qualche altro utente ne sa qualcosa: chi aiuta Flavio?!?

          Rispondi
    • Thomas Graziani
      Thomas Graziani dice:

      E’ il bitrate massimo consigliato. Anche in questo caso non ho mai provato a fare test con bitrate più alti. Credo che il limite sia dovuto alla capacità di lettura degli apparecchi DVD. Un file a bitrate alto è meno compatibile.
      Ma ricorda che non sono un gran produttore di DVD: da diversi anni preferisco consegnare filmati HD via file.
      A presto!

      Rispondi
  7. stefano
    stefano dice:

    Ciao volevo chiederti un consiglio, ho una canon eos 6D quando guardo i file in H264 con quick time

    anche in situazioni di ripresa buie non vedo rumore, quando converto con compressor in hq 422 c’è molto rumore

    se applico un filtro gamma correction o faccio una color correction.

    Come è possibile mantenere la qualità che final cut pro 7 non digerisce se non posso montare in h264.

    Dico dal file nativo alla conversione.

    Sto facendo prove di esposizione a 320 640 e 1250 asa in sottoesposizione nelle zone intermedie il file pro res convertito ha del rumore devo rassegnarmi ?

    Sto per fare prove con ottiche 1,4 di apertura vorrei capire come lavorare al limite della soglia di rumore anche in esterni al buio hai qualche consiglio, ciao stefano.

    Rispondi
    • Thomas Graziani
      Thomas Graziani dice:

      Ciao Stefano,

      grazie della domande. Non mi ritrovo molto nelle cose che dici: solitamente – a parte quando vi sono impostazioni errate nella conversione – il file dovrebbe rimanere intatto e con la stessa percentuale di rumore. Almeno: in alcuni particolari casi può accadere che salga leggermente ma di certo non in modo drasticamente visibile.
      Prova a verificare le impostazioni del convertitore, può darsi vi siano delle imperfezioni.
      A presto, e fammi sapere come va!

      Rispondi

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