Come fare il backup: la sicurezza durante le riprese
Il backup dei dati per il video digitale: la procedura su come fare il backup
Torniamo su questo argomento che tanto – almeno a giudicare dalle visualizzazioni – ha appassionato i lettori. Molte mail chidono dettagli su come comportarsi quando si è su set, come fare il backup corretto, come organizzare la filiera di lavoro ecc. A buona parte di queste domande risponderemo in questo aticolo. Ad altre abbiamo già risposto nel primo articolo di questa serie di lezioni dedicato a come fare backup sicuri. Per tutte le altre, ci saranno presto altre puntate. Non perdetevele.
Parte 1 – La sicurezza durante le riprese: back up sul campo con pc o mac portatili
Questo tutorial parte dal presupposto che i lettori possiedano e utilizzino un macchina da presa totalmente digitale. Una HD-DSLR Canon, Balck Magic Design o Nikon, un camcorder a schede, una Redcam, al limite un cellulare come iPhone, Samsung, iPhone 4, Google Nexus usato per riprese video.
Quindi nessuna cassetta, nessun backup ulteriore su hd, nessuna regia a valle del flusso dati. Montiamo la camera sullo stativo, prepariamo il set e le luci, inseriamo la scheda e registriamo. Bellissime immagini, vi auguro. Ma una volta terminato, che si fa?
La scheda di memoria deve iniziare il suo flusso di lavoro. Per cui va portata alla più vicina postazione di lavoro, che voi o i vostri assistenti avrete nel frattempo allestito. Questa postazione dovrà essere composta da:
- 1 computer portatile attrezzato con software per il montaggio video e per le conversioni
- 2 hard disk portatili che non richiedono alimentazione e configurabili a cascata
- card reader con slot adatto alle vostre memorie
- software di acquisizione (solitamente in bundle con la cinepresa)
La configurazione a cascata è un sistema che permette di inserire più hard disk sfruttando una sola porta del computer. Ovvero il primo degli hard disk si collega all’elaboratore, il secondo si collega alla relativa porta del primo hard disk e così via.
In questo modo le periferiche saranno tutte visibili anche da computer (come quelli portatili) notoriamente dotati di poche porte USB / Firewire / Thunderbolt.
Acquisire i video nelle strategie su come fare il backup
Innanzitutto occorre acquisire il materiale, copiando i files nel primo hard disk esterno. Da qui – immediatamente – nel secondo, in modo da avere fin da subito due copie dello stesso file.
Una volta verificata l’effettiva duplicazione dei files, il responsabile del back up dei dati può restituire la memory card all’assistente operatore che la formatterà e la renderà disponibile per una nuova registrazione.
Intanto che la troupe procede con il lavoro di ripresa, si eseguono le conversioni primarie trasformando i files acquisiti nel formato più “digeribile” per le postazioni di montaggio.
Se parliamo di Macintosh, ad esempio, il formato di conversione sarà certamente uno dei setting della batteria Prores.
La finalità di questa prima fase è semplice: proteggere i video footage fin da subito attraverso una doppia copia e creare una terza copia dei files attraverso la conversione.
Tre copie, quindi, in 2 hard disk diversi. Partendo col piede giusto possiamo essere sufficientemente sicuri di arrivare a fine giornata senza patemi d’animo eccessivi.
Questo è il primo passo per un archivio sicuro: un ottimo sistema per capire come fare il backup dei dati in modo pensato e razionale.
Parte 2 – La revisione serale easy backup in albergo
Il backup diurno ha la finalità primaria di acquisire e mettere al sicuro i dati in fase di ripresa. Per quanto le card siano stabili e conservate con cura è sempre meglio scaricare i dati almeno su una postazione, così da evitare qualsiasi intoppo. Inoltre le card di registrazione non sono infinite, e può capitare di dover liberare dello spazio per fare posto a nuove riprese.
Da qui si capisce l’utilità della procedura sopra descritta.
Qualunque workflow decidiate di adottare sul set, certamente una seconda fase del lavoro inizia la sera, quando si utilizzerà del tempo per rivedere il girato con cura, tentare delle bozze di editing ma soprattutto per consolidare le acquisizioni.
I professionisti allestiscono sempre una postazione fissa nel luogo dove soggiornano. Questa può essere composta dallo stesso computer che abbiamo usato in fase di ripresa oppure da una seconda macchina – di solito più performante – sempre configurata per l’editing.
Appena giunti in albergo, è priorità continuare il procedimento di backup. Le strategie su come fare il backup dei dati video sono molte ma coniglio di seguire questa. Occorre prelevare i files dagli hard disk portatili e copiarli (insieme alle rispettive conversioni) su un sistema di hard disk più sicuro.
Il RAID servono per come fare il backup
Le macchine che consiglio di adottare per il consolidamento serale sono composte da un mini-case con all’interno 2 o più slot attrezzati con hard disk configurati con sistema raid 1.
Il raid, questo sconosciuto: il sistema di programmazione Raid (di cui parleremo più diffusamente in un altro articolo) permette di eseguire una duplicazione automatica del materiale riversato. In questo modo, più hard disk conterranno la medesima copia degli stessi files. Se uno dei due hard disk dovesse rompersi, l’altro sarà sempre in grado di conservare i footage immagazzinati.
In pratica i files video passano dagli hard disk portatili al sistema raid sempre in doppia copia. Una volta eseguito il riversamento – ed accertato che i files siano effettivamente presenti sugli hard disk raid – è possibile formattare o cancellare i files dagli hard disk portatili. Anche in questo caso la procedura impone la scelta di come fare il backup: la ridondanza (moltiplicazione) dei files è essenziale.
Un consiglio, però: se non avete necessità di spazio, lasciate stare gli hard disk e cancellate il materiale su cui state lavorando soltanto una volta tornati in studio.
Può sembrare paranoico mantenere qui e lì copie sparse della medesima cosa, eppure ricordate sempre quello che abbiamo detto all’inizio. Fuori dalla scheda, nulla. Se non pesa troppo in termini di spazio su disco, una copia in più non fa male, anzi.
Sempre per la serie “l’ossessione questa sconosciuta”, un altro piccolo consiglio. La sera, prima di andare a letto, prendete gli hard disk che compongono il sistema raid 1 e divideteli, portandoli (se possibile) in due stanze separate. Dividere fisicamente gli hard disk è fondamentale in caso di scariche elettriche o incendi.
Imprevisti ed incendi
Se una delle stanze – ad esempio – dovesse allagarsi oppure fosse colpita da un improvviso sovraccarico di tensione, il solo modo per salvare le riprese sarebbe quello di averne due copie situate in posti distanti tra loro. L’archivio raid verrà ricomposto solo il mattino seguente, quando si partirà per una nuova sessione di riprese oppure per tornare a casa.
Nella prossima lezione continueremo ad occuparci di come fare il backup in modo sicuro. Sempre mantenendo alta la guardia per tornare in sicurezza e senza intoppi in laboratorio.
Ecco le quattro puntate di questo tutorial su come fare il backup per i files video:
Ogni marchio ed ogni immagine vanno intesi a scopo di esempio didattico e appartengono ai legittimi proprietari.
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Mizzega: interessantissimo! Aspetto con ansia le prossime puntate…
Grazie per le info! 😆
Alessio Cabras
Ciao Alessio, e grazie per il commento.
E’ già online la terza lezione sul backup: l’ultima (sigh) seguirà a breve. Fammi sapere come la trovi!
Thomas