I film consigliati di marzo 2014. Rubrica informale di recensione cinematografica

I film consigliati di marzo 2014

Rubrica informale di recensione cinematografica: i film consigliati di marzo 2014

Eccoci con i film consigliati di marzo 2014! Questa estate, durante una delle solite, estenuanti sessioni di editing, mi è venuta l’idea di scrivere una specie di guida informale alla scelta di film. E sottolineo la parola “informale” perchè – sappiatelo fin da ora – non sono un critico, nè un recensore, nè somiglio a quei redattori paludatissimi – tutti scarmigliati e assorti – che promuovono una pellicola solo se il regista ha molte consonanti nel cognome. 😉

Naturalmente sto semplificando: ma come sempre nelle semplificazioni, qualcosa di vero c’è.

Nonostante il lavoro che faccio, mi illudo di aver conservato l’ingenuità e la sprovveduta capacità di visione di un neofita.

Mi emoziono ancora se una storia è bella, e questo lo considero decisamente più rilevante di un fuoco imperfetto, di una luce tremula oppure di una dominante spostata.

Questa rubrica non è, e non sarà mai, uno strumento per guerreggiare con le riviste ufficiali di cinema. Chiariamo anche questo che non si sa mai. Qui si lavora ad un livello molto più modesto delle riviste di settore.

Quindi non azzardatevi a riportare giudizi di questo o di quello, non fate paragoni, non è una competizione, questa. Non ci frega un piffero, per dirla con un francesismo.

E nonostante in Italia ci siano critici intelligenti e determinati (ricordo l’amico Fabrizio Fogliato ed il preparatissimo Roberto Escobar, che ho avuto la fortuna e il privilegio di avere come docente in università), qui ci limitertemo a proporre quattro bei film ogni mese. Film che ho visto e che (per varie ragioni) mi pare opportuno segnalare.

Non film nuovi: film e basta. Talvolta visti al cinema, più spesso in DVD.

Film vecchi e conosciuti, oppure sconosciuti e presi di peso dal mercato indie. Ho la fortuna di ricevere molte dritte da colleghi ed amici, e mi piace l’idea di poter condividere con voi queste informazioni. Tutto qua.

Se siete interessati a recensioni dettagliate, esistono sulla rete decine di siti che fanno al caso vostro. Svirgolate col mouse e chiedete ai molti professionisti della recensione. Partiamo dunque? Ecco a voi:

I film da vedere secondo (ehm…) Thomas: i film consigliati di marzo 2014

Due altre note prima di cominciare. Primo: qui non ci interessa parlare di film brutti, stroncare, deridere. Troverete solo film belli, o film che a mio insindacabile giudizio credo lo siano. E non scriveremo trame, finali, commenti su questa o su quella interpretazione.

Due righe a film, come una specie di incentivo alla visione. Una velocissima quarta di copertina da leggere in un soffio.

Secondo: io detesto i film italiani, gli sceneggiatori italiani, gran parte dei registi italiani. Non TUTTI i film italiani, ovvio: diciamo quelli prodotti da un ventennio a questa parte. Perlomeno. Mi spiace dirlo, suona antipatriottico ma è così.

Soprattutto gli attori, li trovo insopportabili. Pure quelli che conosco o ho conosciuto nella realtà – persone amabilissime – sullo schermo sembrano delle marionette filoguidate. Sincerità per sincerità, devo dirvi che non vedo un bel film italiano da anni, forse decenni.

Intendiamoci, le eccezioni esistono sempre: e mi è capitato di recente di vedere alcuni film/reportage che ho apprezzato più per impegno civile che per perizia narrativa. Ma tant’è: qui faticherete a trovare pellicole nazionali. Ma state tranquilli che – quando ce ne saranno – ne parlerò più che volentieri.

Per cui, diamoci da fare. Ecco per voi i film consigliati di marzo 2014.

Inutile dire che mi piacerebbe avere le vostre opinioni. Di chi ha visto, di chi concorda, di chi – questi li preferisco – vuole mandarmi al diavolo perchè rifiuta ogni singola riga che scrivo. Dateci dentro col commento selvaggio!

La collina dei papaveri

di Goro Miyazaki, titolo originale Kokuriko-Zaka Kara, Giappone 2011

Un film delicato e piacevole, una storia fatta di educazione, pudore e rispetto: parole scomparse dal vocabolario del nostro paese. Da vedere anche solo per questo: per scoprire che un altro mondo è (era) possibile.

 

 

The sessions

di Ben Lewin, titolo originale The Surrogate, USA 2012

Una storia senza pietismo e senza compatimenti. Cinica di quel cinismo buono che piace oltreoceano. Una voce forte ed una regia pulita: déjà vu con stile.

 

 

Exit through the gift shop

di Banksy, USA, Gran Bretagna 2010

Un non-film da guardare con le mani sugli occhi, perlomeno per i cultori dell’immagine leccata e perfettina. Un ottimo esercizio per tutti i filmmaker che vogliono capire cosa si nasconde dietro la tecnica.

 

 

La rabbia giovane

di Terrence Malick, titolo originale Badlands, USA 1973

Malick agli esordi per un classico della cinematografia contemporanea. Romanzo di formazione sui generis, condito da tramonti lunghi irraccontabili.

 

Ogni marchio ed ogni immagine vanno intesi a scopo di esempio didattico e appartengono ai legittimi proprietari.

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2 commenti
  1. Rita
    Rita dice:

    Bellissima questa rubrica: ho visto solo uno dei film che proponi, ma mi metterò subito alla ricerca degli altri! Grazie, e aspetto i consigli di aprile.
    Rita

    Rispondi

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